Lettera sull’opportunità

casalingadivoghera

Caro legislatore,

reduci tutti da questa estenuante e reboante campagna elettorale che ha assunto i toni più volgari che potessi immaginare, sono qui a raccontarti un episodio che vorrei non avesse il carattere di apologo.

Mentre molti italiani si recavano alle urne, dopo il mio lungo silenzio sulla questione referendum, ho pubblicato su un social network la battuta che ti riporto:

Meno male che non c’erano i social all’epoca del referendum sull’aborto #saichecasino

So che è inutile spiegarla (le battute che necessitano di una spiegazione sono perdenti a priori, è ovvio) perché non credo ti sfugga il fatto che ironizzavo sulla quantità enorme di politologi e costituzionalisti della domenica che hanno sentito l’irrefrenabile bisogno di esprimersi in questo smisurato bar dello sport che è la Rete.

A qualche ora dalla pubblicazione della battuta, uno dei miei contatti commenta il mio post dicendo che “l’aborto c’è sempre stato” e che è un problema di coscienza. Nulla da eccepire sul fatto che sia un problema di coscienza. E nemmeno sul fatto che l’aborto ci sia sempre stato, quello che non c’è sempre stato semmai è la Legge 194/78. Ti risparmio il seguito dello scambio dal quale si evinceva comunque che il commentatore non aveva colto l’ironia della mia frase, ovvero: se avete montato tutto questo casino per la costituzione, non voglio immaginare cosa avreste fatto se si fosse discusso di aborto.

La cosa potrebbe finire qui e poco mi importa discettare riguardo alle posizioni politiche di chi commentava perché non è questo il punto.

La domanda che ti pongo è di diversa natura. Io, da coscienziosa italiana, di solito, se chiamata alle urne, rispondo. Certo, a volte mi dà fastidio l’abuso dello strumento referendario, nondimeno, nel mio piccolo, cerco di informarmi, ascolto i pareri più autorevoli e poi, non certo a cuor leggero, mi esprimo nel seggio elettorale nella speranza che tutti facciano altrettanto.

Ora, caro legislatore, io non voglio certo tirare in ballo la solita casalinga di Voghera o mia nonna che, pace all’anima sua, era sicuramente più saggia di me, ma vorrei dirti che chi ha commentato OT (off topic, come si usa dire) il mio post, non era né mia nonna né l’arbasiniana casalinga, era un giovane uomo con una buona cultura e una buona occupazione (lo conosco personalmente), che ama l’arte e legge. E quindi ti domando, se non siamo in grado di comprendere il senso di un post di un rigo, tu sei davvero certo di volerti affidare a noi per discutere di trivelle, Costituzione, centrali nucleari e di qualsiasi altra cosa necessiti di una preparazione leggermente maggiore rispetto al palinsesto tv della prima serata?

Se posso darti un consiglio, la prossima volta, se proprio non puoi decidere insieme a quelli che abbiamo eletto a questo scopo e che manteniamo in modo più che dignitoso, fai prima a chiedere a tua nonna. Secondo me pure la tua, come la mia, è più saggia di me e te messi insieme.

Devotamente

EEA

 

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