Rogo

Strega-al-rogo

 

Succede di nuovo. Sono fra le mani del boia, spinto sui rami secchi, salgo su. Mi guardano tutti, hanno tutti paura, eppure mi amano. Il mio corpo sottile si allunga fino all’apice della catasta, Seguendo il gemito di una donna svenuta per il caldo. La afferro da dietro sento che è sudata. Mi si incolla addosso mentre la stringo forte consumandole i capelli e  le spalle, accarezzandole le tempie penetro le palpebre e siamo una cosa sola. La guardo scivolare via mentre smette di vivere prima di me che resto nella piazza urlante per un po’. Aspettando di spegnermi ancora.

Simone Peluffo

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